BIBLIOTECA

La Fondazione cura la raccolta e il riordinamento dei Manoscritti Lussignani di Fabia Gatti, frutto di lunghi ed appassionati studi sulla storia dell’isola madre, praticati “non sempre nè solo in ricordo di avvenimenti importanti o descrizione di opere insigni, ma soprattutto alla ricerca delle radici, scoperta di un passato in cui ognuno possa riconoscersi, affermazione di valori che diano significato al presente e preparino all’avvenire”

La Fondazione Gentile onlus ospita nei locali della sede veneziana, che un tempo ospitarono la fucina della Bottega Scuola d’Arte Ceramica dei Frari di Neera Gatti, una ricca biblioteca, che fu quella privata di Attilio e Marino Gentile e Fabia Gatti, perpetuantesi ai giorni nostri con le raccolte del figlio Francesco e di Anna Lisa Zaccaria.
La collezione, di notevole valore storico-documentario, si caratterizza per la sua forte connotazione umanistica: accanto ad una consistente presenza di opere storico-filosofiche, vi è una bella raccolta di storia dell’arte e cataloghi di mostre, anche se la sua singolare peculiarità risiede nella ricca messe di opere riguardanti la storia e la cultura di Istria e Dalmazia .
Il patrimonio della sede veneziana è stimato in circa 5000 monografie, una ricca raccolta di circa 2500 opuscoli ed estratti di riviste, più la raccolta archivistica dei “Manoscritti lussignani” di Fabia Gatti, su cui sta lavorando Maria Grazia Melchionda. Si stima ancora che la sede padovana ospiti all’incirca altre 10000 monografie.
La collezione della Biblioteca è attualmente in fase di catalogazione informatizzata. La Fondazione ha aderito nel 2001 al programma offerto dal Sistema Bibliotecario del Comune di Venezia, partecipando alla rete di catalogazione con il software BIBLO, applicativo di CDS/ISIS distribuito dall’Unesco, programma al quale aderiscono ad oggi 346 biblioteche (di ente locale, di fondazioni private, ecclesiastiche, universitarie..) dislocate sul terrotorio nazionale.
La Biblioteca non è aperta al pubblico ma, tuttavia, può essere aperta alla consultazione degli studiosi, che ne facciano richiesta, nella sede legale della Fondazione stessa, in Venezia, nella Corte Badoer, Frari, San Polo, 2986/a.